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Storia dei Tacchi Alti

La Storia e le Origini dei Tacchi

Da centinaia d'anni, ormai, i tacchi accompagnano noi donne nel nostro infinito pellegrinare; da sempre tutti ne parlano o li ammirano, tutte li indossiamo. Eppure, l'invenzione dei tacchi alti e la loro prima comparsa ai piedi di qualche donzella è ancora molto discussa.
Alcuni ritengono che il tacco alto fosse stato indossato per la prima volta nel 1507, proprio dalla misteriosa Monna Lisa. Secondo questa teoria, Leonardo Da Vinci avrebbe voluto ritrarre una figura più slanciata e sensuale ed, così, avrebbe messo ai piedi della incantevole Monna Lisa proprio un bel tacco di tutto rispetto.

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Secondo un'altra teoria, invece, i tacchi alti sarebbero stati indossati, questa volta volontariamente, da Caterina de' Medici che, nel 1533, li avrebbe indossati proprio in occasione delle sue nozze con il duca di Orléans.
Eppure, a dispetto di queste due ipotesi, secondo le quali ci troveremmo molto vicini al 500° anniversario del tacco alto, sembrerebbe che i tacchi fossero già utilizzati nell'antico Egitto e persino dai cavalieri della Mongolia. Tuttavia, a quei tempi, le finalità per cui i tacchi venivano indossati non avevano proprio nulla a che fare con l'eleganza e l'estetica: nel primo caso infatti, si pensa i tacchi venissero utilizzati nelle macellerie, per evitare li sporcarsi i piedi con il sangue; nel secondo caso, invece, i tacchi venivano indossati dai cavalieri per riuscire a tenere più saldamente le staffe.
L'utilizzo di scarpe rialzate con una finalità estetica si inizia però a scorgere presso le matrone greche e romane che, per sembrare più alte, indossavano scarpe dotate di un rialzo che comprendeva però tutta la suola della calzatura.
Compiendo un salto nei secoli si giunge quindi alla Francia dell'anciém regime dove i tacchi alti, indossati solo dalla nobiltà, non venivano portati solo dalle nobildonne, ma persino lo stesso LuigiXIV amava farsi confezionare scarpe dal tacco riccamente decorato. Da qui, il tacco divenne simbolo di potere, autorità, ricchezza e prestigio; tutti attributi che, ancora oggi, anche se un po' mitigati dai tempi, accompagnano il tacco alto.
In Italia, l'arrivo del tacco tra gli oggetti di moda delle nobili signore, si fa datare attorno al XVI secolo; cioè, nello stesso periodo in cui le geishe giapponesi indossavano zeppe altissime durante le tipiche cerimonie del tè.

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